workshop/eventi
Ogni stagione, in natura, ha le sue peculiarità.
L’inverno arriva silenzioso, e avvolge tutto in un manto freddo:
le montagne si svuotano dal clamore dei suoni estivi e primaverili, e l’autunno viene lentamente sostituito mentre le foglie cadono dagli alberi.
Se tutto va come deve andare, in montagna nevica, e non poco.
Tra le regioni più interessanti dal punto di vista dei paesaggi invernali si annovera l’Abruzzo, ove faggi secolari e pendii dalle trame delicate
creano scorci meravigliosi.
In quattro giorni immersi tra le faggete silenziose, cercheremo di vedere e fotografare nel loro ambiente naturale gli animali
che popolano questi ambienti:
il cervo nobile, grande e maestoso, è una delle specie più comuni e facili da incontrare; il camoscio appenninico, un delicato endemismo, durante l’inverno scende dalle alte quote e diventa più facilmente osservabile.
Il lupo appenninico, fantasma dei boschi, si rende un po’ meno elusivo.
Viaggio nella natura selvaggia del parco, una magia sensibile e delicata
WORKSHOP AUTORIZZATO DALL’ENTE PARCO
Non è indispensabile raggiungere mete estere e lontane al fine di osservare specie animali e vegetali spettacolari ed interessanti:
a volte, queste si nascondono alla vista umana ma vivono a pochi passi dalle case anche in Italia. Il nostro Paese infatti vanta una biodiversità eccezionale, essendo popolato anche da molte entità endemiche
(cioè esclusive) di questo territorio, seppur antropizzato.
Tra le regioni più interessanti da questo punto di vista sicuramente si annovera l’Abruzzo: in autunno le sue maestose montagne si animano dei richiami dei cervi in amore, nel caratteristico periodo del bramito.
In quattro giorni immersi tra le faggete e le praterie d’alta quota, cercheremo di vedere e fotografare nel loro ambiente naturale gli animali del Parco, tra i quali i cervi, i cinghiali, le volpi, l’orso marsicano ed il camoscio appenninico. Tra un appostamento e l’altro ci dedicheremo alla ricerca di soggetti per la macrofotografia creativa imparando alcuni piccoli trucchi.
Viaggio nella natura selvaggia del parco, una magia sensibile e delicata
Scopri la natura che ti circonda, senza andare lontano. L’Italia custodisce una biodiversità straordinaria, con specie rare ed endemiche che vivono a pochi passi da casa. Non serve volare all’estero per emozionarsi davanti alla bellezza naturale: basta cambiare prospettiva.
Durante il nostro workshop, esploreremo l’Appennino modenese alla ricerca di soggetti perfetti per la fotografia naturalistica: orchidee spontanee tardive, insetti, piccoli animali, dettagli vegetali e avifauna. Un’occasione per affinare lo sguardo, immergersi nel paesaggio e catturare la meraviglia in ogni scatto.
Non è indispensabile raggiungere mete estere e lontane al fine di osservare specie animali e vegetali spettacolari ed interessanti:
a volte, queste si nascondono alla vista umana ma vivono a pochi passi dalle case anche in Italia. Il nostro Paese infatti vanta una biodiversità eccezionale, essendo popolato anche da molte entità endemiche
(cioè esclusive) di questo territorio, seppur antropizzato.
Tra le regioni più interessanti da questo punto di vista sicuramente si annovera l’Abruzzo: in autunno le sue maestose montagne si animano dei richiami dei cervi in amore, nel caratteristico periodo del bramito.
In quattro giorni immersi tra le faggete e le praterie d’alta quota, cercheremo di vedere e fotografare nel loro ambiente naturale gli animali del Parco, tra i quali i cervi in velluto, i cinghiali, le volpi, e con un po’ di fortuna l’orso marsicano o il lupo appenninico. Tra un appostamento e l’altro ci dedicheremo alla ricerca di soggetti per la macrofotografia creativa imparando alcuni piccoli trucchi.
Viaggio nella natura selvaggia del parco, una magia sensibile e delicata
WORKSHOP AUTORIZZATO DALL’ENTE PARCO
Tra le regioni più interessanti dal punto di
vista dei paesaggi invernali si annovera l’Abruzzo, ove faggi secolari e pendii dalle trame delicate creano scorci meravigliosi.
In quattro giorni immersi tra le faggete
silenziose, cercheremo di vedere e fotografare nel loro ambiente naturale gli animali che popolano questi ambienti: il cervo nobile, grande e maestoso, è una delle specie più comuni e facili da
incontrare; il camoscio appenninico, un delicato endemismo, durante l’inverno scende dalle alte quote e diventa più facilmente osservabile. Il lupo appenninico, fantasma dei boschi, si rende un
po’ meno elusivo.
Workshop autorizzato dall'Ente
Parco.
Per ricevere il pdf informativo:
info@antoniomacioce.it
Il capanno del picchio si trova in un bosco nell’appennino modenese, ad un’altitudine di circa 900 mt., composto principalmente da carpini neri, carpini bianchi, roverelle, castagni e noccioli. La fauna è molto numerosa: è frequentato da tutti gli ungulati caratteristici dell’appennino settentrionale (in particolare tasso, istrice, faina, scoiattolo, daino, capriolo, cervo e occasionalmente viene visitato dal lupo) e da interessanti specie di avifauna tra cui picchio rosso maggiore, picchio verde, rampichino comune, picchio muratore, cinciallegra, cincia bigia, fringuello, sparviere e allocco.
per informazioni : info@antoniomacioce.it