Nel corso delle frequenti escursioni nell'Appennino Modenese mi era già accaduto varie volte di osservare le aquile reali, erano sempre avvistamenti fugaci, dopo vari tentativi falliti cercando di fotografarle in modo decente, insieme a un amico abbiamo deciso di costruire un capanno temporaneo, avevamo scelto la sommità di una parete rocciosa esposta a sud, dove le aquile e altri rapaci vengono per sfruttare le correnti ascensionali. Nel costruirlo abbiamo cercato di camuffarlo con l'ambiente circostante usando materiale raccolto sul posto.
L'interno era molto piccolo, giusto lo spazio per due persone e l'attrezzatura fotografica, prima d'iniziare gli appostamenti abbiamo lasciato trascorrere qualche settimana, il tempo necessario per far abituare i rapaci a questa nuova costruzione nel loro territorio. Già al primo appostamento siamo riusciti a fotografare le aquile, ma non erano abbastanza vicine, probabilmente ci avevano notato, poiché dal telo laterale entrava della luce, e lasciava intravedere le nostre sagome, per risolvere il problema, abbiamo ricoperto le pareti esterne del capanno con delle rocce che erano sul posto, e l'interno con tessuto nero per diminuire i riflessi, e ristretto al minimo le feritoie dove sporgevano i teleobiettivi, con questi accorgimenti speravamo che la nostra presenza passasse inosservata.
L' appostamento successivo premiò i nostri sforzi, difatti ben due aquile, una femmina adulta e un' individuo giovane, si misero a volteggiare per molto tempo davanti il nostro capanno a meno di trenta metri di distanza. In quasi tutti i successivi appostamenti siamo riusciti a fotografare questi splenditi rapaci, senza arrecargli il minimo disturbo, regolarmente si posavano su un terrazzo naturale a pochi metri da noi. Durante gli appostamenti abbiamo avuto modo di osservare anche sparvieri, poiane, falchi pellegrini, e pecchiaiolo.
Una brutta notizia ci giunse a un' anno dalla costruzione del capanno, la femmina che frequentava quella vallata era stata trovata ferita da colpi di fucile, e qualche giorno dopo il suo ritrovamento era deceduta. La stagione riproduttiva era imminente, ma fortunatamente una giovane aquila prese il posto dell'altra e malgrado la sua inesperienza, riuscirono a portare al termine con successo l'allevamento del piccolo. Alcuni giorni dopo il suo involo, passò a pochi metri dal capanno seguito a poca distanza dalla madre. Guardarlo volteggiare davanti a noi riaccese la speranza di rivedere ancora in futuro il volo di questi splenditi animali.
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squarcina dorina (martedì, 18 aprile 2017 06:24)
Stupendo! E' una meraviglia leggere e ammirare le incredibili immagini!